Puntanta incentrata sulle vicende di Desmond, che di ritorno dall’isola in elicottero ha un piccolo sfasamento spazio-temporale, e si ritrova ad intermittenza a vivere nel passato, con uno scostamento di circa 10 anni, quasi che non gli bastasse il periodo si preveggenza durato fino alla morte di Charlie.
Telefonando a kate e Jack, scopriamo che il viaggio, di poche miglia è in realtà durato, per quelli che stanno sull’isola, oltre una giornata.
Per evitare che i neuroni vadano in poltiglia, viene consigliato a Desmond di trovarsi una ‘costante’ tra il passato che rivive e il presente:  con un discreto senso dell’umorismo, Desmond decide di chiedere a Polly [che nel passato aveva appena mollato per entrare nell’esercito] di far finta di non conoscerlo [questa è la parte facile] per 10 anni senza però cambiare il numero di telefono [questo è meno facile] garantendo di aspettare una sua telefonata alla vigilia di natale  allo scadere del 10° anno: già, perchè scopriamo anche che Sayd e Desmond arrivano sul battello proprio la notte di natale.
Lieto fine molto scontato: Desmond telefona a Polly, che oramai da tre anni lo stacva cercando in lungo ed in largo.

Poche cose al di fuori di queto avvenimento, ma una molto importante: durante una sua divagazione nel passato Desmond ritrova il padre di Polly ad un’asta, nella quale viene venduto un diocumento molto importante, appartenuto alla famiglia Hanso [quella della omonima fondazione che finanzia il progetto Dharma]…indovinate chi si aggiudica l’oggetto!?!?!?